Ed eccoci qui, a un mese esatto dal Raduno per i 10 anni di oostyle, a buttar giù due riflessioni a bocce ferme, come direbbe Carmen Russo.
10 anni sono davvero tanti. Probabilmente 10 anni fa molti di voi erano studenti e oggi lavorano, erano fidanzati e oggi sono sposati, erano in due e oggi sono in 3. 10 anni fa avevate un altro computer sulla vostra scrivania, il vostro televisore era un cubo ciccione e non un plasma sottile, e il vostro cellulare aveva un display monocromatico (ma Snake ci girava alla grande!). Non voglio toccare l’argomento chili in più e stempiatura, o del fatto che potevate fare le 3 di notte senza il mattino successivo sembrar degli zombie…
10 anni sono tanti nella vita di una persona, diciamo un 10% della sua vita a voler essere molto ottimisti non fumando non bevendo trombando regolare e mangiando poco salato, e sono un’eternità su internet. Siamo più vecchi di YouTube e Facebook, e Google ci sta avanti giusto di qualche anno.
Il Raduno di Pavia è stato quindi il raduno dell’orgoglio, della festa, del “oggi l’umiltà la lasciamo a casa”. Perché certe volte non puoi volare basso, ti senti ipocrita a essere modesto, e non puoi trattenerti dal gridare “Dove sei finito General Drax, che nel 2002 profetizzavi la nostra fine e l’ascesa dei Bw nell’olimpo dei pro-gamers italiani?”. Si, esatto. Rivango. E lamero. Ma alla grandissima proprio. Lamero ergo sum.
Perché se fossi venuto al Raduno.O , mio caro generale, se avessi fatto l’otaria in piscina, spintonato energumeni sudati e in sovrappeso a flag football, flagellato lingua e stomaco fra gare di peperoncini e bicchierini di Jägermeister, cazzeggiato fra partite di magic e Carcassonne, spompato gambe e fiato correndo attorno a un tavolo da ping pong con la regola che “vale anche beccarsi con la pallina”, mio caro amico, avresti capito.
Che avevi puntato sul cavallo sbagliato.
Che il giro lo ha vinto il pony cicciottello, mentre il tuo purosangue è stramazzato alla prima curva.
Un grazie a tutti per i festeggiamenti e la gran baldoria del Raduno.O dei 10 anni.
Ma è già ora di pensare al prossimo.