Quante cose sono cambiate da quell’estate del 2002 in cui iniziò la storia di Warcraft 3 ?!?
Per rispondere serenamente dobbiamo immaginare che alla Blizzard non vogliano proporci solo una fantastica operazione nostalgia, e che Activision non voglia solo far cassa vendendoci due volte la stessa cosa. Insomma pensiamo positivo! Ecco un aiuto:
Iniziamo col dire che c’è un errore molto grande in questo video della finale dei WCG del 2003: l’errore è Youtube. Youtube nasce solo nel 2005 :)
Una volta i videogiochi nascevano per lo scaffale, Warcraft III Reforged e tutti i giochi di adesso nascono apposta per lo streaming, per gli acquisti in-APP e per l’e-sport.
Come fa un gioco del 2002 a rinascere nel 2019?
Grafica e skin
Nel 2002 internet non era una cosa scontata, mentre lo erano il giocare in LAN e la chiave del gioco stampata sull’etichetta nella custodia del DVD. Questi problemi ovviamente sono scomparsi. Molto meno scontata la grafica del vecchio WarCraft III, che non è brutta neanche a rivederla oggi, invece quella nuova non ci convince ancora: le unità sembrano volare e le mappe sembrano un pò vuote. Siamo ancora distanti dalla gradevolezza di una mappa stile Dota2 (dota e tower defence sono generi di videogiochi nati su mappe custom proprio di Warcraft III – ndr).
Reforged sarà sicuramente pronto a soddisfare vanità e manie di collezionismo dei suoi fedelissimi spendaccioni. Non ci stupiremmo se eroi, unità e mount potessero essere agghindati come se fossimo su Heroes Of The Storm. Sarà una pioggia di skin, avatar e forse anche di achievement proprio come in Starcraft, ma speriamo anche in un profilo del giocatore altrettanto bello e completo.
Lore
Dopo 15 anni di World Of Warcraft, dopo l’uscita al cinema del film “L’inizio” e dopo decine di libri non scommetteremmo neanche una merendina sulla possibilità che riescano a continuare la vecchia storia in modo convincente. Bisogna rassegnarsi al fatto che, nel 2019, una campagna da 40 ore non è più roba che si vende alle masse o capace di acchiappare streamers (cose strettamente collegate), è una cosa old e lenta che interessa a persone di una certa età .
Inoltre Warcraft potrebbe beneficiare della vicinanza stilistica con uno dei fenomeni degli ultimi 10 anni: Game Of Thrones. Draghi di ghiaccio, cavalieri, non morti… se per i più giovani conta la sensazione immediata, la suggestione di un istante… (qualcuno per esempio sa spendere più di 10 parole per spiegare il lore di Fortnite?)… se funziona così, pochi ammiccamenti ben pensati (ed economici) potrebbero produrre un grande effetto. Lasciandoci, se punteranno al risparmio, senza una bella, nuova campagna.
e-Sports, pubblico e numeri
Sulla compatibilità (gli inglesi direbbero readyness) del gioco con tutto ciò che è e-Sport non ci sono dubbi. Era già telegenico il vecchio Wc3 con replay, observer e zoom, figuriamoci quanto sarà streamgenico (?!) il nuovo Reforged. Anche la sua spettacolarità è fuori discussione: Warcraft aggiunge a Starcraft quel plus di pathos e immedesimazione che solo la presenza di un eroe può dare. Eroe ed esercito praticamente mai splittato aiuteranno il grande pubblico a seguire le partite con maggiore facilità . Era già così ai tempi dello SmauILP, succederà di nuovo.
Quindi negli e-Sport (qui il summary sui premi di Wc3) il duello sarà tutto casalingo con l’eterno Starcraft, derby che ha da sempre visto il titolo fantasy svantaggiato. Ma i videogiocatori sono migliaia di volte più numerosi di 17 anni fa, e World Of Warcraft ha fatto parlare di sè talmente tanto che molti ragazzini verranno a dirci eccitati: “hanno fatto un nuovo gioco ispirato a WoW!” Insomma, ci sarà spazio per entrambi. Starcraft preferito dagli amanti del macro, Warcraft del micro, e la Blizzard felice in ogni caso.
Anche PUBG, Fortnite e Apex dimostrano che c’è spazio per tutti, che non tutti i giocatori cercano la semplicità ad ogni costo e che si può dimostrare davvero la propria bravura solo in un videogioco che abbia una certa profondità e richieda una certa skill. Il resto (Fortnite) è un fenomeno di massa più vicino al divertimento puro e allo spettacolo che ad un e-sport realmente competitivo. In questo Warcraft 3 può ricavarsi un suo spazio, magari rosicchiando qualcosa proprio a quei MOBA nati dalla sua costola, in un travaso di pubblico che non ci stupirebbe affatto… quante volte nella vita vedremo alternarsi nei nostri armadi pantaloni a zampa e a sigaretta?
Bilanciamento mon amour
Molto probabile, se non necessario, un primo passaggio di bilanciamento per superare qualche limite residuo della vecchia versione, e per assicurare un primo meta realmente nuovo in ottica competitiva. Ovviamente dando per scontata la tradizionale esperienza della Blizzard nel settare al meglio il match-making anche per noi mortali da lega bronzo-legno!
Torniamo ancora una volta all’eroe e agli “elementi RPG” cui fa riferimento la definizione stessa di Wc3 per ricordare un caro vecchio tormentone. Tanti anni fa andava di moda la discussione sulla casualità che il singolo drop ottenuto dai mob neutrali introduceva nel gioco a discapito della skill. Ovviamente in Starcraft e nei vari MOBA questi elementi mancano completamente, quindi si tratta di un’origialità che seppur “piccola” può dare a Reforged una grande differenza sia pratica che di immagine rispetto ai suoi competitor.
Proponendosi come più spettacolare e più semplice di Starcraft, e contemporaneamente piacevole come i MOBA ma anche leggermente più difficile, Warcraft III Reforged potrebbe guadagnare quel seguito di tutto rispetto che garantirebbe a tutti noi una ladder sempre popolata e alla Blizzard il guadagno da spendere in patch, bilanciamenti, nuovi eroi, nuove mappe…
Conclusioni… per ora
Per grafica, lore e campagna il giudizio è sospeso, saranno gli argomenti su cui concentreremo le nostre ricerche. Tutto il resto è da hype incondizionato. Già pregustiamo l’harassing con l’eroe mentre tecchiamo in base o ancor meglio mentre torrettiamo da veri lamer il lato opposto della base avversaria. Abbiamo scritto centinaia di topic di strategia, sui build-order o commentando i replay di Grubby… non vediamo l’ora riscriverli da capo!