Banalità: non puoi capire fino in fondo una realtà fino a quando non ti ci immergi completamente.
Il Miniraduno del 20 Marzo a Milano non era un raduno della sola Gilda o.O di Runetotem, ma la maggioranza delle persone vi appartiene o vi è transitata. Fino a quella data, la mia personale esperienza dell’atmosfera che c’è tra le persone della Gilda non era completa. Dalle chiaccherate su TS, dai racconti di Aya o Gnaffo, dai post letti sul Fo.Orum avevo delle idee…
Combinazione, proprio in questo periodo, ci siamo trovati a commentare lo “sgildamento” (l’uscita dal gruppo) di due persone che invece sembravano essersi amalgamate benissimo e velocemente. Succede, è successo, continuerà a succedere… nulla di strano quindi, ma prima che ci salutassero mi sono trovato a dir loro: “portate pazienza, aspettate qualche giorno, aspettate il miniraduno, solo allora potrete appiccicare un volto e una voce e conoscere un poco meglio le persone con le quali giocate o cazzeggiate”. Mai avrei immaginato che questo invito potesse funzionare ancora così bene anche per me. Ed è veramente bello che non sia la prima volta che mi succede qualcosa del genere… e non sarà l’ultima!
Ma veniamo al Miniraduno che di “mini” non aveva proprio nulla: eravamo quasi 30 persone, alcuni sono arrivati in volo da Roma, un altro da Salerno, noi abbiam fatto una macchinata da Torino, c’è chi è arrivato da Bergamo, Bologna… se un “mini” raduno della Co.Omminity è capace di tanto, possiamo davvero gasarci ed esserne orgogliosi. Anche la formula proposta da Ajala si è rivelata vincente: aperitivo in un locale ed a seguire birra a fiumi in un pub. E cosa dire proprio di lei, Ajala: stella e stella polare del miniraduno, organizzatrice, P.R., calamita e calamità (soprattutto per il Nau) dell’evento!
Non sono in grado di ricordare tutti, farei dei torti a qualcuno, quindi concludo la mia breve carrellata sui presenti citando solo i volti “nuovi” (almeno per me) di Iltech e Traubon, e delle loro fantastiche signore: quattro pazzi che sembra siano con noi da sempre.
Dopo un evento così bello ognuno si porta a casa una collezione enorme di momenti indimenticabili, una collezione unica, diversa da quella di ogni altro partecipante.
Una leccata in testa, baci improvvisati, un’ubricatatura molesta, la chiaccherata sui fumetti, il tiramisù definitivo e la piramide di cioccolato sfigatissima, le sfide a senso unico a braccio diferro, l’aneddoto raccontato sui fanghi alle terme, chi ti ha aspettato sotto la pioggia per aiutarti a trovare il posto, l’abbraccio di chi vedi di persona per la prima volta, la discussione sul gioco, gli sfottò, il brindisi… Ormai è una costante non scontata che continua a stupirmi: in tutto questo, in tutti noi, nella Co.Ommunity… c’è qualcosa di speciale.