I membri della Co.Ommunity, diversamente da quelli di altri agglomerati virtuali, hanno da sempre affiancato alla loro vita online numerose occasioni di incontro dal vivo. L’incontrarsi è quasi diventato uno dei requisiti per potersi chiamare o.O … o comunque l’aspirazione è quella, altrimenti, ci siamo sempre detti, “non avrebbe senso”.
Questo modo di stare assieme coinvolge anche e soprattutto la sfera personale di ognuno di noi, anzi se ne nutre, perchè in proporzione si parla pochissimo di giochi e moltissimo di esperienze, idee, ideali, quotidianità, lavoro… Ovviamente ognuno è libero di decidere e controllare quanti “strati di buccia lasciar sfogliare” agli altri, ma tutti sappiamo che il gusto sta proprio nel mettersi in gioco mostrando “il cuore della propria cipolla“. E spesso, davanti ad una birra o leggendo il Fo.Orum, chiaccherando al telefono o scambiandoci qualche mail, lannando o sparlando su Skype, spesso scopriamo che ci sono tante cose che ci accomunano.
L’o.O medio è un ragazzo intorno ai 24 anni, ha smesso da poco di studiare, lavora sodo senza capirci molto, ha la fidanzata senza capirla molto, coltiva molti altri sani interessi oltre al videogioco, beve alcoolici ma fuma poco, ha da poco la patente, possiede idee originali in politica ed alimentazione, usa internet dall’ufficio ed adora Chuck Norris. L’o.O medio indossa slip, le prende di brutto a WarCraft III, è simpatico, è peloso, spende tanto in telefono, non usa profumi da donna, ha problemi di posteggio, non sa per chi votare, pensa che un hacker possa rubargli il portafoglio dalla tasca dei pantaloni e non ha idea di cosa sia una scollatura all’americana.
Fin qui tutto normale… ma potrei continuare scrivendo che l’o.O medio macina tanti km in orari e giorni extra-lavorativi, sa esattamente quanto costa una cucina meglio se col piano in laminato e non in fragranite, ha un conto in banca salassato e da qualche mese tratta meglio i suoi genitori ma mangia raramente insieme a loro.
Sì, perchè quello che sto per scrivere supera tutte le possibili coincidenze, sfida le leggi della statistica ed il calcolo delle probabilità e diventa la dimostrazione lampante dell’affinità che ci unisce.
L’o.O medio ha iniziato nel 2005, e finirà nel 2007, a “metter su casa” con la propria bella.
La percentuale di o.O che in questi due anni sta attraversando o affronterà questa fase di vita è enorme, quasi allarmante, ma straordinarimante sintomatica del fatto che siamo persone normali: non “gosu”, non “nerd”, “non pazzi”…
Bhò… “non pazzi” se escludiamo che per molti o.O-Strateghi questa fase è solo il preludio alla conquista del mondo: la fase successiva è quella della riproduzione!