Tutto ebbe inizio nella seconda metà del XVII secolo. Al tempo l’inquisitore Torquesdrumada non si occupava di eresie, ma praticava un ramo di sgamo segreto il cui interesse era la ricerca di comportamenti e condotte vergognose nei confronti del genere umano. L’episodio accadde interamente a cavallo dell’anno 1679 nella sua crociata contro il fratello minore macchiato di profonde vergogne nei confronti dell’umanità . Il pirata Barbasdruma era infatti conosciuto nell’ambiente piratesco come “la vergogna dei sette mari”, di fatti durante le incusioni e gli assalti, nella foga del caos della battaglia, eliminava i propri complici alle spalle per ridurre la spartizione del tesoro. Inoltre cannoneggiava le scialuppe con le quali i suoi marinai andavano a spendere la loro parte di bottino per poi recuperarlo dal fondo del mare. Così facendo non solo aumentava le proprie ricchezze, ma anche la propria fama di cercatore di tesori e in questo modo non aveva problemi a trovare nuove leve nella propria ciurma per darsi nuovamente agli assalti e ripetere nuovamente l’atto di pugnalare alle spalle i suoi fedeli. Il cardinale Iltechieu ordinò al santo inquisitore Torquesdrumada di catturarlo e mandarlo a morte, ma catturare un pirata così violento e vergognoso non era un compito adatto a un frate vestito di un saio. Vennero chiamati alle armi tre componenti dei reparti speciali del cardinale Iltechieu, i Mostechieri, e avrebbero preso ordini e seguito le direttive di Torquesdrumada cui vennero conferiti poteri militari transitori. La cattura fu facile, ma non avendo il coraggio di spargere il suo stesso sangue condannandolo a morte, lo rinchiuse in prigione a vita. Torquesdrumada comprò il silenzio dei Mostechieri, per non aver eseguito la condanna di morte imposta dal cardinale Iltechieu, corrompendoli e macchiandosi così anch’egli di vergogna. Si disse allora che la vergogna corrompeva l’anima di chi ne stava a contatto anche per solo poco tempo, ma probabilmente era tutto dovuto al legame di parentela ma mentre Barbasdruma non aveva vergogna a essere vergognoso, la vergogna di Torquesdrumada era latente.
Si dice che in punto di morte, nel 1711, Barbasdruma si dissolse vergognosamente in una nuvola di vergogna che si librò in cielo, emanando esalazioni di vergogna sul genere umano contagiando in modo particolare tutte quelle persone che si rivelavano dei catalizzatori naturali. Barbasdruma era in pratica una creatura di pura vergogna, un abominio della natura, ma secondo le leggende era tutto dovuto al contatto con un artefatto di cui nessuno conosce forma, nome né locazione.
L’emanazione della nuvola della vergogna che ormai è sulle nostre teste da 300 anni colpisce persone e cose, alcuni diventano vergogna, altri diventacano come delle stelle che anziché emanare energia e calore, emanavano vergogna. Fu così che in un anno imprecisato si generò una gilda che venne definita il Paradigma delle Vergogne di Runetotem e iniziò a emanare vergogna contagiando così i giocatori. Secondo la profezia di Torquesdrumada, tenuta segreta all’epoca dal cardinale Iltechieu, “chiunque sia esposto a una sorgente di vergogna, ne verrà contagiato se il cuore verte in quella direzione. Sette vergogne scaturiranno da ogni catalizzatore, sette le lamerate apocalittiche, sette le pene che soffriranno durante l’eterno linciaggio”.
Il cardinale Iltechieu redasse il “De Verecundia Eloquentia” in cui veniva trattata l’arte di sgamare i soggetti vergognosi col dialogo, citando inoltre innumerevoli esempio tra cui una speciale parte narrativa sul pirata Barbasdruma e Torquesdrumada. Per sgamare i soggetti vergognosi solitamente si procedeva con delle tappe:
– si può partire da un sospetto o da una denuncia;
– sospetto o denuncia che sia, parte un interrogatorio circa i sospetti comportamenti vergognosi;
– l’inquisitore cerca in tutti i modi di scagionare dalle accuse l’interrogato, ma se questi è realmente macchiato di vergogna crederà di essere nel giusto e di tenere un comportamento etico;
– la pena è commisurata alla colpa, si può semplicemente marchiare a fuoco con una “V” inscritta in un cerchio il colpevole o condannarlo all’insulto o linciaggio pubblico, segregazione, lavori forzati o alla pena di morte qualora l’imputato si riveli come “vergogna del genere umano”.
Con questi criteri sono stati sgamati e bollati finora ben quattro vergogne su Runetotem, tutti nella nostra gilda purtroppo (o per fortuna?). Si stanno rivelando molto velocemente, già si stanno manifestando sintomi in diverse altre persone. Non esiste via di scampo, siamo solo spettatori di eventi infausti.
La Madre delle Vergogne di Runetotem: “Sensodyne, il Falso Pagliaccio (Sensodyne the Phony Clown)”
Particolarmente noto per il suo Blessing of Sensodyne, che aumenta del 99% le chance di wipe del gruppo/raid. Non saluta mai quando joina TS ma resta a lurkare vergognosamente e maleducatamente fino a quando qualcuno non si accorge della sua presenza, in quel momento acquista magicamente la favella (e la fava anche); le rare volte in cui saluta lo fa insultando vergognosamente le persone. Falso come una banconota da €13,27, infama e importuna le persone in whisper e dà immeritatamente e senza senso del pagliaccio a tutti, nonostante sia lui stesso ad avere capelli verdi arruffati, un naso rosso e cerone bianco in viso. Parte per i cazzi suoi in hero senza dire niente a nessuno, e mentre sta dentro whispa la gente in istanza flammandola per il fatto che sono partite senza dirgli niente. Crede di sapere tutto su tutto e non caga se non prima guarda come hanno detto di fare su Elitists Jerks. Al momento della nomina, ha whinato come un perfetto BM minacciando ripercussioni assurde. Ha infamato addiritture le vergogne pensando di riuscire a rimanere dall’altra parte del fiume. Ciliegina sulla torta, pare abbia stretto una segreta alleanza con la Quarta Vergogna di Runetotem. Nella sua crociata personale per difendersi dalle accuse, è rimasto a secco di cazzate sparando lettere e parole a casaccio di cui si riusciva solo a capire “falso” e “pagliaccio”.
La Prima Vergogna di Runetotem: “Begbie, lo Spavaldo (Begbie the Cocky)”
Unico Tauren DK della gilda, non si è mai dato da fare con la reputazione per far acquisire l’achievement “Classy Tauren”. Risolveva ogni diverbio (che soprattutto riguardava l’achievement) al di fuori di Orgrimmar, inizialmente prendendole di santa ragione, poi duellando in spec da tank dando vita a duelli che duravano dai 10 ai 20 minuti causando una rottura di attributi tale da parte degli spettatori, la cui onda d’urto virtuale mandava in lag o in crash il server.
La Seconda Vergogna di Runetotem: “Gnaffoblin, il Bimbominkia (Dickid Gnaffoblin)”
Tra i tanti personaggi, lo Gnaffoblin è stato il detonatore che ha fatto scoppiare la vergogna ma il comportamento che ha tenuto è sempre vergognoso. Appropriazione indebita della cassa di gilda per coprire le spese delle proprie riparazioni. Scherno e sfottò dei propri compagni di gilda i quali vivevano dei momenti di gameplay disagiato. Sedicente top DPS di gilda pur trovandosi al di sotto dei tank in danno (Faccio un DPS eeeeeeeeesagerato!™, Sono troppo il più fico™ sono frasi che non usciranno mai più dalla vostra testa). Inoltre ha fatto uso della propria vergogna per influenzare i programmatori, da Cataclysm infatti esistono dei perk di gilda e achiev speciali che aumentano le entrate nella cassa di gilda per soddisfare così le sue esigenze di riparazione.
La Terza Vergogna di Runetotem: “Harensreinol, l’Infame (Harensreinol the Infamous)”
Loota anche i mob di livello 1 al fine di prendere quei pochi copper che vanno a sommarsi alla sua già enorme e vergognosa ricchezza. Il suo utilizzo del Mind Control rema contro il gruppo o raid causandone il wipe. Inventa e ingegna skip improbabili e suidici durante istanze e raid che molto spesso condannano a un wipe. Per entrare prima in istanza si flagga come healer col prete per ridurre il tempo di attesa una volta dentro attende che un DPS abbandoni in modo da cambiare la sua flag e giocare così da DPS in barba ai puri dps che fanno i loro bravi 20 minuti di attesa a dispetto dei 5 di quelli di un curatore. Se l’abbandono concerta delle macchinazioni infamanti, whispando così infamie al tank e altri membri del gruppo contro uno a caso dei DPS, provocandone il kick o l’abbandono indotto. Inoltre utilizza in modo criminoso il Leap of Faith castando sui melee che gli stanno sopra in DPS.
La Quarta Vergogna di Runetotem: “Byakuya, il Ninja Avido (Byakuya the Greedy Ninja)”
Patch 4.2 uscita il 29 giugno 2011, in data 30 giugno 2011 già possedeva ben 4 pezzi 378, vinti cliccando con molta avidità e senza vergognarsi della propria vergogna su Need e vincendoli vergognosamente. Friendly con gli Avengers of Hyjal sempre al secondo giorno di patch. Inoltre undercuttava ai propri gildani i propri oggetti all’asta. Un comportamento scorretto nei confronti dei propri compagni di gilda oltre che avere ben 4 pezzi 378 al secondo giorno di patch contrariamente a gente che già dopo una settimana non ne ha visto neanche il drop è come un lampo gamma di vergogna scaturito da una supernova. Si presenta coi suoi alt vestiti per un terzo PVE, per un terzo PVP e per un terzo tank in perfetto stile niubbi di Stormscale ma il suo passato è ben più vergognoso e porta il nome del server Crushridge.