Quando uscì Fortnite si capì subito che oltre alla quantità di ciccia già sul fuoco c’era anche un grande potenziale. Quelli di Epic, con quel motore e quelle meccaniche, avrebbero potuto fare praticamente tutto. Ci sono le mappe, autogenerate per giunta, la fisica, l’IA, gli NPC, le costruzioni modulari, distruttibili, editabili, l’home base su un’istanza persistente, ci sono valanghe di item e schematics, ci sono alberi di talenti, c’è il crafting, bonus, perks… e infatti, solo aggiungendo il pullman che vola ed il paracadute, hanno realizzato la Battle Royale che ha scalzato Minecraft dalle classifiche, che sta cannibalizzando PUBG ed ha superato persino LoL su Twitch (su TUTTE le statistiche). E appena sono stati “accusati” dalla “community” di aver trascurato il PvE ecco arrivare una content patch. PvE che -per la cronaca- è tuttora in “early access” (se sono furbi rimarrà tale ed a pagamento per sempre).
E’ vero, in Fortnite l’acqua fa schifo. Ma nessuno chiede il fishing perchè sono tutti troppo impegnati a fare mille altre cose.

In Sea Of Thieves l’acqua è fantastica, la più bella mai vista in un videogioco. Ma non c’è il fishing e sembra il problema del secolo, perchè la gente ha già finito le cose da fare.

Idee a basso costo

Mentre con Fortnite si è capito da subito che le potenzialità sono infinite, in Sea Of Thieves sembra proprio il contrario: per aggiungere cose nuove non possono far altro che implementarle, codificarle, tornare al banco da lavoro, riaprire il codice e aggiungercele.

Senza troppo sforzo, forse, potrebbero aggiungere altre fazioni con cui farmare prestigio (per esempio un pirata cattivo che premi le uccisioni in PvP) o altri cosmetics o altri animali. A proposito: non si capisce proprio perchè abbiano pensato che un tipo di nemico (gli scheletri) e 4 animali (squali, porci, polli e bisce) potessero bastare. Sirene, scimmie, soldati, pappagalli, granchi… non pervenuti.
Comunque, tornando al codice, Rare può replicare facilmente cose che già ci sono, tutto il resto deve programmarlo quasi da zero. Questo perchè non ha creato una “piattaforma”, un “motore flessibile”, un “framework”, un “asset multiuso” com’è Fortnite.

Il PvP selvaggio

L’altro problema che divide la community è il PvP puro e selvaggio. Alcuni vorrebbero server PvE dedicati, altri il “flag”, altri zone franche… Son d’accordo col nostro Pancuronio quando dice che un gioco di Pirati deve avere questo PvP. Togliessero anche questo diventerebbe un simulatore di vacanze ai Caraibi. Il guaio è che c’è poco da fare, quindi assaltare ed harassare le altre ciurme è un buon passatempo. Per mitigare il problema potrebbero tentare di dividere tra i server i giocatori in base al loro stile di gioco, al loro comportamento in game. Se sei un serial-killer attaccabrighe finirai con harassatori seriali come te, se sei un pacifista verrai messo “preferibilmente” con pirati simpatici e giocherelloni come te. Il “preferibilmente” lascerebbe alla Rare ogni discrezionalità sulla modifica all’algoritmo di matchmaking, compresa la possibilità di dire di averlo modificato senza toccarlo.

Comunicazione e lore

Ci sono infine due critiche gravi e pesanti che invece dovrebbero essere prese dalla Rare con urgente serietà.
La comunicazione verso il pubblico è lenta e vaga. Non dev’essere facile, per carità, hanno il baratro del “mega-flop” a pochi centimetri dal naso… ma per risolvere entrambi questi problemi forse non c’è bisogno di intervenire sul codice del gioco. Non aver definito il gioco come un early access o una beta crea aspettative anche in termini di comunicazione, di reattività nelle risposte. La sensazione è che Rare non sia indipendente nel dare queste risposte e che quindi non possa darle perchè non è libera di decidere cosa fare. Probabilmente anche “mamma Microsoft” tace, con loro.

Manca una storia, anche semplicissima, un lore che faccia da sottofondo alla storia che ognuno inventa per sè. Il lore in Fortnite è semplicissimo, ma c’è: apocalisse zombie, pochi sopravvissuti, artefatti strani che sembrano respingere nebbia e zombie, una rockstar su un furgone. In Sea Of Thieves il lore è: sei un pirata. E non è una beta, quindi visto che pago un prezzo da tripla A, come non mi accontento di pochi contenuti non posso accontentarmi di poca comunicazione e poca fantasia.

Interazione con l’ambiente

La risposta ad altre critiche mosse a Sea Of Thieves potrebbe essere più costosa da implementare, ma potrebbe dare una svolta al gioco.
A detta di molti, l’ambiente, le isole, le case, la taverna costituiscono un ambiente troppo statico, troppo poco interattivo. Rare potrebbe aggiungere item collezionabili, inventario o forziere per stoccare oggetti utili o anche e soprattutto inutili. Conchiglie, scarpe, spade rotte, ossa, timoni, uncini… Senza spingersi fino al crafting o all’archeology… basterebbe aggiungere oggetti sulle spiagge o nelle taverne e dare la possibilità di raccoglierli. Poter trovare un’arma rarissima o poter indossare il cappello di quel pirata famoso aggiungerebbero quel non-so-chè oggi del tutto assente.

La seconda idea è nata molto tempo fa, quando prima ancora di sapere cosa esattamente sarebbe stato Sea Of Thieves, lo si definiva “survival”. La barra della salute c’è, il ciclo giorno-notte pure… perchè non sfruttare queste cose? Le idee potrebbero essere tante: un livello di rhum minimo da mantenere nel sangue del proprio pirata, almeno un pasto al giorno, una sosta in latrina ogni tanto… Avete notato che quando vi fate molto male zoppicate? Quell’effetto o quello della sbronza li hanno già, dovrebbero usarli!

TODO LIST

Ecco quindi la mia personalissima scaletta di idee per “salvare Sea Of Thieves”, con i punti ordinati dal più semplice al più complesso:

1 – PvE…PvP soft matchmaking: i giocatori vengono preferibilmente messi in server con altri giocatori simili per comportamento (aggressivi con aggressivi, pacifisti con pacifisti).
2 – Fishing
3 – più nemici, bestie, npc, fazioni (una setta di pirati cattivi, scimmie maledette, sirene sugli scogli, granchi, soldati della marina imperiale… basta usare la fantasia!)
4 – maggiore sfruttamento delle aree sommerse, da esplorare alla ricerca di… tutto!
5 – più isole con ambientazioni più diversificate (proprio come ha fatto Fortnite col revamp della mappa)
6 – oggetti e inventario, loot e collezionabili
7 – elementi survival

Queste proposte sono state fatte anche sul forum ufficiale di Sea Of Thieves, nel topic Mechanics, Features, and Things that Rare should add to Sea of Thieves.